Un libro per imprenditori, manager e persone che hanno voglia di approfondire la consapevolezza di sè e la conoscenza delle dinamiche relazionali!!!
Scarica Indice Capitale Relazione e creatività aziendale
Scarica Introduzione Potenziare il capitale relazionale per l’innovazione e il cambiamento
Proteggere e sviluppare le relazioni tra i membri di un team manageriale è una condizione necessaria per aumentare le creatività in azienda e la disponibilità al cambiamento da parte dei singoli e dei gruppi di lavoro.
Spesso si scrive di quanto innovazione e capacità di cambiamento siano le uniche ricette che consentono alle aziende di superare la crisi. L’innovazione è il risultato di un processo creativo e la fonte della creatività e del cambiamento non è solo nel singolo individuo dotato di particolari capacità e attitudini; la creatività nasce dalle relazioni che collegano le persone tra loro. È la diversità (di competenze e attitudini) messa in relazione che genera il «nuovo».
La sede della creatività è nello spazio relazionale sicuro che si costruisce tra le persone che lavorano insieme. Obiettivo di ogni team manager è utilizzare tutti gli strumenti necessari per proteggere e mantenere fertile questo spazio psicologico che si costruisce tra due o più persone.
La relazione è un legame professionale che si instaura tra le persone che condividono qualcosa, un obiettivo, un fare: è uno spazio psicologico. La relazione è vissuta come spazio psicologico sicuro quando la percezione di essere annientati come individui pensanti attraverso svalutazioni e giudizi negativi è minima e invece prevale il senso di utilità e soddisfazione per entrambi i protagonisti. All’interno di una relazione positiva anche il cambiamento spaventa meno, perché è stato già immaginato dalle persone prima ancora che esso diventi realtà. I protagonisti di queste dinamiche relazionali valorizzano, con grande sforzo e lavoro, le differenze di pensiero, di competenze e di abilità mettendole al servizio degli obiettivi comuni.
Ognuno tollera e ama la propria rappresentazione di sé per cui la diversità dell’altro è una risorsa non una minaccia.