Leader-Felici-Laura-Conte-PM-edizioniUn’organizzazione che lavora sul Benessere si occupa di migliorare alcune dimensioni della vita lavorativa. Senza la cura di queste dimensioni  non possiamo dire che l’organizzazione sta male, forse non ci sono motivi di malessere, ma non ci sono neanche motivi di benessere. Apri lo schema  benessere_malessere

Lo schema allegato è una prima forma di suddivisione delle dimensioni organizzative  in funzione di tre categorie: dimensioni che rappresentano la cura del Benessere, dimensioni che consentono all’azienda di non generare malessere nei suoi collaboratori, e dimensioni che sono sintomi di “patologie organizzative”. Questa distinzione è un virtuosismo, un tentativo di dare concretezza alla definizione di Benessere e Salute che l’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità.” (OMS, 1948) . Parafrasando Wylie (1970) secondo il quale la salute è vista come “l’adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente”, possiamo dire che il benessere organizzativo non è uno “stato” ma una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulla capacità delle persone di interagire con l’ambiente  organizzativo in modo positivo, pur nel continuo modificarsi della realtà circostante.

Nell’era della robotica e dell’intelligenza artificiale  le realtà organizzative (oltretutto sempre più digital) hanno necessità di persone che siano messe nelle condizioni di utilizzare tutto il potenziale umano, costituito prevalentemente da intelligenza emotiva sinergicamente combinata con competenze professionali e  innovative.

Le organizzazioni che si occupano di utilizzare strategie e strumenti per potenziare il ben-essere delle persone possono vincere questa sfida.

 

Vivere e gestire persone felici al lavoro è fondamentale per entrare in una nuova dimensione culturale che fa del benessere qualcosa di diverso dall’assenza di malessere.