Quali scenari per la formazione aziendale nei prossimi anni? Ne abbiamo parlato nella III Sessione del convegno “Scenari e Prospettive della formazione nelle organizzazioni che cambiano” organizzato da AIF (Associazione Italiana, Formatori Delegazione Puglia) e A.I.D.P (Associazione italiana Direzione del Personale) Puglia. Alla sessione hanno partecipato Erica Rizziato del CNR e Matteo Masciale, HR Manager di Banca Apulia.
I cambiamenti che si prevedono per i prossimi anni sono in grado di sconvolgere il mindset con cui siamo abituati a concepire il modo di lavorare, persino l’ingresso nel mondo del lavoro. Cambiamenti che riguardano l’inserimento sempre più strutturato di robot intelligenti in azienda e con cui gli esseri umani dovranno convivere. L’uso sempre più strutturato del crowdsourcing, ossia lavoro retribuito organizzato attraverso il contribuito lavorativo di persone esterne tramite piattaforme online, coesistenza negli stessi team di lavoro di persone che appartengono a 4 generazioni diverse con gap culturali importanti. Questi cambiamenti e soprattutto la velocità con cui si realizzano possono minare il benessere delle persone che lavorano in azienda. Eccessiva competizione tra le persone, confronti con colleghi con gap culturali, fisici, cognitivi ed emotivi diversi e prestazioni sempre più elevate a causa della velocità a cui spingono le intelligenze artificiali sono attacchi alla qualità della vita in azienda. Condizioni di malessere e assenza di benessere in azienda possono minare l’efficienza e l’efficacia di manager e collaboratori. Per affrontare questi scenari le persone devono lavorare utilizzando tutte le risorse fisiche, emotive e cognitive di cui dispongono : intelligenza emotiva come consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle degli altri, gestione delle emozioni negative, sviluppare la creatività, potenziare la resilienza, autoefficacia e capacità di scegliere ciò che è buono per sè e per gli altri! Senza condizioni di benessere organizzativo ogni tentativo di esprimere le potenzialità umane è vano. In contesti in cui prevalgono ansia, rabbia, delusione, finanche depressione la maggior parte delle energie motivazionali dei manager sono usate per elaborare strategie di difesa dagli attacchi e dai rimproveri, mortificazioni o peggio prevenzione di eventuali occasioni di licenziamento. Al contrario quando nelle aziende si vive una condizione di benessere organizzativo le risorse creative, emotive e mentali delle persone sono libere e orientate verso il futuro.
Analizzati questi scenari uno dei filoni formativi più importanti riguarda proprio la gestione del benessere non solo attraverso strumenti di Welfare aziendale, ma soprattutto attraverso la formazione. La testimonianza di Matteo Masciale, HR manager di Banca Apulia è un grande contributo in questa direzione. Nel su case history Matteo ci racconta come strumenti di welfare calati dall’alto per quanto positivi non hanno avuto nessuna efficacia in termini di benessere. Solo quando le scelte di strumenti di welfare sono state costruite vicine ai bisogni dei collaboratori e con un ulteriore supporto formativo, allora hanno davvero migliorato il clima e il benessere delle persone. Il contributo di Erica ci ha fatto profondamente riflettere sulla necessità di sviluppare forme di leadership orizzontale in cui leader è ogni persona nel suo ruolo e il gruppo di lavoro deve quindi essere sempre più diffuso a livello inter funzionale!