Il benessere dell’anima: attraversare la colpa

Spesso confondiamo la colpa con il sentimento di colpa.

La colpa è quella emozione che mi segnala che ho creato un danno all’altro.
Se così è allora ci prendiamo la responsabilità del nostro agire e cerchiamo di riparare al danno fatto.
Sappiamo che ogni azione ha una conseguenza e a volte possiamo sbagliare ferendo un’altra persona, tradendo un patto.
Assumersi la responsabilità significa imparare l’arte del prendersi cura di chi abbiamo ferito, di accogliere le nostre fragilità per cui abbiamo danneggiato l’altro e semmai oltre a chiedere scusa anche ammettere anche i nostri limiti.

senso di colpa

Il senso di colpa invece è quell’emozione che emerge quando ci esponiamo nella relazione con le persone e avendo poi generato una reazione negativa, diversa da quella attesa, viviamo la reazione dell’altro come conseguenza del nostro essere negativi, dannosi più che come reazione dell’altro “inappropriata” al nostro benessere.
Se non riusciamo a rispondere al telefono perché siamo occupati possiamo sentirci in colpa nei confronti di chi ci ha chiamato e non trovandoci ci dice che non ha potuto risolvere un problema perché non ha potuto sentirci.

È un’emozione molto dolorosa, fa male spesso è il nome che diamo ad un peso sulle spalle, ad una pressione sul petto, alla fragilità delle gambe.

Quindi quando siamo sommersi da un sentimento di colpa che non vede via d’uscita la domanda da porsi è: “a quale parte di me non dò il permesso di esistere?”
In genere non diamo il permesso di esistere alla nostra parte aggressiva che viviamo appunto come dannosa anche quando ci servirebbe per proteggerci dalle invasioni altrui.
Ci sentiamo in colpa quando un nostro comportamento, lecito e inerente la nostra libertà di azione e di pensiero viene giudicato come inappropriato, dannoso dall’altro. Quindi in qualche modo ci sentiamo causa del disagio altrui.

Mi posso dare il permesso di dire la mia anche io? Mi posso dare il permesso di dire di no? Mi posso dare il permesso di esistere per come sono nella relazione con il mondo sia esso una persona, un gruppo di persone?

senso di colpaLa risposta a questa domanda presuppone la capacità di sentirsi riconosciuti e accettati così come si è, lasciando all’altro la responsabilità di scegliere per il suo proprio bene.
Quindi riguarda le mie azioni che possono aver procurato un danno e per cui mi assumo la responsabilità di riparare, il senso di colpa riguarda il mio essere esistente per cui mi do il permesso di essere ciò che sono e mi libero dalle aspettative che altri hanno su di me.

Psicoterapia del Benessere

Se necessiti di una consulenza o di supporto non esitare a contattarmi.