Il benessere dell’anima: attraversare la rabbia

Spesso confondiamo il sentire emotivo con l’agire l’emozione sentita.
Per esempio mi faccio prendere dalla rabbia e quindi spacco tutto.

L’emozione è un programma affettivo geneticamente determinato con chi ci orientiamo nel  mondo.
Sono le emozioni che mi fanno capire di cosa ho bisogno in questo momento. Per esempio se ho paura devo scappare, o lottare per sopravvivere.
Se provo rabbia mi devo proteggere o posso conquistare qualcosa che mi serve. Dopo che ho contattato la rabbia posso scegliere come agirla nella mia vita. La rabbia è il nome che noi diamo alla attivazione neurofisiologica che si sviluppa nella parte alta del corpo.

rabbiaLa rabbia è un’emozione che ha mille sfumature dal semplice fastidio all’ira.

Ci arrabbiamo quando riceviamo un giudizio, una critica, un insulto, oppure quando non abbiamo ricevuto quello che avremmo voluto o pretendevamo di ricevere perché io ho dato e quindi pretendo di ricevere.

Quando siamo arrabbiati la domanda che possiamo porci è cosa volevo che non ho ottenuto?

Qui scopriamo che ci sono cose che possiamo ottenere e cose che non possiamo ottenere.
Che ci sono cose che possiamo cambiare perché in qualche modo possiamo intervenire. Per esempio se voglio che l’altro ci metta più cura nel rivolgersi a me posso chiederlo anziché dare per scontato che l’altro capisca da sé.
Così come potremmo rifiutare in modo chiaro e netto un giudizio che l’altro esprime sulla nostra motivazione interiore o sulle nostre intenzioni.
Per esempio potrebbe darci fastidio la frase “lo hai fatto apposta” oppure “non ti interessa fare questa cosa”.
Se queste tipologie di frasi ci danno fastidio è perché quel giudizio non ci rappresenta e allora noi possiamo con “determinazione” rifiutarlo.

Quando ci poniamo la domanda cosa volevo che non ho ottenuto potremmo scoprire che quello che vogliamo non possiamo ottenerlo perché non dipende da noi.

rabbiaPer esempio vorremmo che l’altra persona capisse il nostro punto di vista, vorremmo che l’altra persona giunga ad amarci o a cambiare idea su di noi.

In questo caso non abbiamo noi potere sull’altro. Possiamo però con energia rifiutare il suo giudizio anche se l’altro non cambia idea su di noi e poi fare le nostre scelte di relazione. Non dobbiamo confondere la rabbia come emozione che protegge i nostri valori, la nostra intenzione dai giudizi altrui con il risentimento che abbiamo nei confronti di chi non si piega alla nostra di volontà.

Psicoterapia del Benessere

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