L’amore è sempre “un amore alla volta”, si ama sempre “una” persona alla volta. Può esistere il caso in cui l’affetto sia rivolto verso più persone, ma non l’amore, quello radicale e assoluto, è unico. Questo sentimento riguarda un’unica persona. L’amore radicale e assoluto è tale perché è rivolto alla persona amata nella sua interezza.

“Quando si ama davvero, si ama tutto della persona amata: le sue manie, i suoi difetti, la forma del suo corpo, il colore dei suoi capelli e dei suoi occhi. La persona amata è vissuta come unica e insostituibile” (Recalcati). Anche quando un amore finisce quell’amore resta unico nel ricordo, forse non brucia più la sua fine, forse non brucia più la passione, ma il ricordo resta unico. Ogni amore è diverso dall’altro. E’ questa specificità che rende l’amore fedele. Potrebbe accadere che c’è affetto verso la persona con cui è stato stipulato il patto, ma non è detto che sia Amore.
Il tradimento è il mancare alla promessa di fedeltà che gli amanti si sono dichiarati, e a cui hanno dato anche valore legale. Ogni patto, però, contiene in sé la possibilità del suo essere rotto. “Nel momento in cui stipuliamo un patto con la persona amata, introduciamo la possibilità di essere smentiti dai fatti” (Recalcati).
Quando il patto è tradito (tradire dal latino tradĕre, tra oltre e dare consegnare, nel gergo militare “consegnare al nemico”) per chi ama è come sprofondare, un po’ morire. Il senso di frammentazione del sé nasce dal vorticoso e incessante alternarsi di emozioni e pensieri di rabbia, vendetta, colpa, dolore, disperazione, vuoto e solitudine, paura. Per chi tradisce, a meno che non sia un comportamento abitudinario effetto di incapacità di relazioni intime, essere sorpreso dall’amore radicale apre un cammino difficile tra un turbinio di emozioni e stati d’animo segnati dalla felicità, gioia mischiate con la colpa, la vergogna, la rabbia, la mancanza e la solitudine.
A volte il patto tradito è un patto dichiarato (fidanzamento) e stipulato (matrimonio), a volte il patto è sottinteso tanto l’amore che si prova per l’amato o l’amata. Gli amanti che amano di un amore radicale e unico, ma che non hanno stipulato un patto, possono vivere comunque gli effetti del tradimento? Si, gli effetti sono uguali. Forse questi amanti senza patto non possono recriminare il tradimento di un patto, ma il “tradimento” di un amore si.
L’amore unico e irripetibile è frutto di un’affinità elettiva, di un incontro che porta con sé l’idea di fedeltà. Solo immaginare la persona amata tra le braccia di un altro soggetto rende possibile la frammentazione psicologica della mancanza. E’ l’amore unico e irripetibile che porta con sé l’idea di “fedeltà” e di unicità. Se così non è, allora amore unico e insostituibile non è.
Quindi il tradimento è pur sempre un trauma, dal greco danno, è un lutto, perché si perde la persona amata, o meglio scompare dalla nostra mente l’idea di non essere più l’unico desiderio per l’altro. Il tradimento è anche esperienza di scoperta di sè e dell’altro, occasione dolorosa che contiene in se stessa l’opportunità per diventare strada di conoscenza di sè e del mondo.

L’ Amore è “energia sottile” profonda che ci connette con le profondità viscerali del nostro essere facendoci sentire parte connessa con l’intero universo. E’ un’energia intensa che si fa fatica ad attraversare tanto è potente, antica, prorompente. Grazie all’energia dell’amore possiamo trascendere la finitezza del nostro essere umani. Nel momento in cui l’amato tradisce ci ritroviamo scagliati in un mondo limitato, finito e piatto.
Quando ci sentiamo traditi, o siamo stati traditi, la via percorribile è quella di prendersi cura del proprio amore che in fondo è sempre stato solo il proprio amore “donato” all’amato o all’amata. L’amore radicale e unico lo definiamo adolescenziale, perché si affaccia per la prima volta nella nostra vita nell’adolescenza, ma si presenta a noi, se siamo disponibili ad accoglierlo e a riconoscerlo, altre volte nel corso della vita. L’amore si accende con l’incontro, ma è una nostra energia psichica che, ha come tutto in natura, una sua espressione, si dipana da se stessa a prescindere dalla nostra volontà, a noi spetta il compito di orientarla.
Cosa accade dopo il tradimento?

Una possibilità è quella di intraprendere la via del perdono di sé e dell’altro. Questa via rende possibile una nuova vita amorosa, con la stessa persona o ci rende disponibili per gli amori futuri. Il perdono è esperienza di accoglienza delle proprie fragilità e quelle di chi ha tradito.
Il perdono di sé per aver rinunciato durante la relazione a quella parte di solitudine, di amor proprio e di unicità e di intraprendenza che ci ha fatto “addormentare”, ci ha resi arroganti, pretenziosi o semplicemente scontati. Il tradito spesso scopre che ha delegato all’altro la gestione della propria felicità e con essa la gestione dell’amore che resta comunque una energia personale di cui prendersi cura. Il tradimento è un modo duro che la vita ci pone per ritrovare la nostra bellezza, la nostra divinità, la nostra unicità.
Il perdono dell’altro perché nel tradirci ci ha consegnato nelle mani del nemico, ci ha scaraventati nel mondo delle forze oscure dove vendetta, rancore, disperazione, colpa, odio la fanno da padrone. Dove il vuoto e la disperazione sono il sintomo della frammentazione della nostra interiorità. Il perdono dell’altro è la fine del viaggio nel mondo oscuro che comunque ci appartiene, esso abita dentro di noi.

Per rinascere completi e con nuova luce e forza dobbiamo imparare e maneggiare anche queste energie oscure. Solo così prevale la scelta di “amare l’amore” che abbiamo provato in qualche modo grazie all’incontro elettivo e unico con l’altro.
Solo dopo il lungo viaggio verso il perdono di sé e dell’altro è possibile aprirsi alla scelta di ritrovare il filo della relazione amorosa che risorge in una nuova veste con i protagonisti più consapevoli e saggi, o il rifiuto di ri-conoscersi, cioè l’impossibilità di recuperare (ma non per rancore o orgoglio ferito) ma perché la nuova individualità ora contempla nuovi modi di essere al mondo!