Quali sono gli elementi psicologici che condizionano la Rappresentazione di sé? E in che modo una buona Rappresentazione di Sè aiuta a vivere con successo le esperienze relazionali di vita privata e lavorativa?

Nell‘articolo pubblicato ISPER – Rivista PERSONALE E LAVORO n° 558 Luglio 2014 “Rappresentazione di Sè e dinamiche relazionali potenzianti: self leadership” ho provato ad illustrare come alcuni schemi relazionali che si sviluppano tra due interlocutori possono essere depotenzianti per gli stessi soggetti e per l’ambiente circostante.

Una dinamica relazionale è depotenziante quando priva uno o entrambi i protagonisti relazionali di risorse come la fiducia in se stessi o l’amore di sè o la visione di sè. Se la dinamica relazionale impoverisce l’identità psicologica di uno e di entrambi i protagonisti  impoverisce anche i contributi e gli argomenti oggetto del confronto. In questi gruppi di lavoro si nota un bassissimo livello di creatività e innovazione. Il percorso di coaching in queste circostanze fornisce strumenti relazionali per invertire la tendenza della dinamica relazionale da depotenziante in dinamiche costruttiva e arricchente. Inoltre obiettivo del lavoro di coaching è quello di esplorare insieme al coachee, se lo vuole, le aree di miglioramento della propria Rappresentazione di Sè.

ISPER – Rivista di cultura delle RISORSE UMANE 558 ANNO L – N. 7 LUGLIO 2014