Nell’incontro con l’Immigrato abita l’incontro con l’intera umanità!
“Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità, non mi gioverebbe a nulla”
Inno alla Carità (Prima lettera ai Corinzi di San Paolo di Tarso)Carità dal latino caritas, significa benevolenza, fare il bene dell’altro. Ancora Caritas dal sostantivo di carus, caro, amato, dal greco chàris, cioè grazia e agápē, ossia un amor incondizionato.
Con quale atteggiamento avvicinarsi all’altro che provine da terre lontane, culture diversee alla fine approda sulle nostre coste?
L’atteggiamento caritatevole, quello che spinge a vivere l’amore inteso come fare il bene dell’altro in modo incondizionato e disinteressato è l’atteggiamento che più ci consente di “sollevare lo sguardo da una visione limitata della singola situazione in cui persone sconosciute entrano nella nostra vita quotidiana ad una visione universale in chi ci sentiamo parte integrare della intera umanità.
Il fenomeno migratorio si é verificato in tutti i tempi, fin da quando le prime forme umane si originarono in Africa tre o più milioni di anni fa, anche se non come processo continuo.
“Migrare é una caratteristica di molte specie animali, uomo compreso. Gli individui umani da tempo immemorabile si sono mossi in gruppi di luogo in luogo alla ricerca di alimenti o per evitare pericoli.
Ritrovamenti archeologici dimostrano tracce di antichi flussi migratori. I fenomeni migratori hanno trasformato le terre e i continenti e la composizione biologica, etnica e linguistica dei loro abitanti.
Negli ultimi 400 anni i fenomeni migratori sono diventati più veloci e costanti in sintonia con lo sviluppo tecnologico del nostro tempo.
Molti della mia generazione, come me, sono nati all’estero perché i miei genitori ero emigranti. Alcuni di loro sono rientrati nelle loro terre altri sono rimasti nel luoghi di emigrazione contribuendo al grande processo di cambiamento etnico di intere popolazioni.
L’incontro con l’immigrato è dunque un incontro che ha il sapore di un evento archetipico, cioè che appartiene all’intera umanità e suscita emozioni universali come il sentirsi protagonista di un fenomeno che non riguarda me e la mia vita, ma migliaia di essere umani che prima di noi hanno vissuto le stesse esperienze
Quale l’atteggiamento migliore per sollevare lo sguardo e sentirsi protagonisti di vicende che nella storia saranno ricordate come conseguenze di imponenti flussi immigratori in Europa?
Solo l’amore nelle sue mille sfumature ha il potere di trasformare la nostra breve esistenza in un evento intriso di eternità!