Perché riconoscere e tutelare il “capitale relazionale” in azienda?

L’ essere creativi corrisponde alla possibilità di non essere continuamente appiattiti o annientati dalla “compiacenza verso” o “dalla reazione a” un mondo che fa violenza all’individuo; si tratta di riuscire a vedere ogni cosa in modo sempre nuovo (Winnicott, 1971)

Il capitale relazionale è l’insieme delle relazioni interpersonali che si sviluppano fra i membri del team di lavoro e che generano valore aggiunto per l’azienda e per il gruppo. Le dinamiche relazionali impoverenti e depotenzianti sono un costo. Dinamiche relazionali costruttive nel team di lavoro sono capitale perché rappresentano un potenziale creativo in grado di generare innovazioni e cambiamenti, indispensabili per garantire l’evoluzione dell’azienda sul mercato.

Relazioni interpersonali “parassitarie”, invece, sono un costo importante perché annullano la creatività, appiattiscono le idee su percorsi già conosciuti e impoveriscono le potenzialità professionali del singolo individuo.

Impariamo a riconoscerle!

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Articolo pubblicato sulla rivista trimestrale “Direzione del Personale” – dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale – AIDP n. 167 Dicembre 2013 – pag. 54

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